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Sintomi da BCTV

Beet curly top virus (BCTV)

Beet Curly Top Virus (BCTV) è un Curtovirus della famiglia Geminiviridae, particolarmente dannoso su barbabietola, pomodoro e peperone. Ha come agenti vettori cicaline del genere Circulifer.

Si pensa che BCTV sia originario dell’area Mediterranea orientale e che da qui si sia diffuso in America ed in altre parti del mondo. Il virus è stato segnalato dal Canada al Messico, così come in sud America ed in Africa.

In Italia è stato segnalato nel 1993 in Sicilia, ma non sono disponibili altre informazioni al riguardo. Attualmente BCTV non è presente in Europa.

Per maggiori informazioni sulla diffusione del BCTV visualizza la mappa dell’EPPO.

BCTV può indurre un’ampia gamma di sintomi che possono essere facilmente confusi con quelli indotti da altri virus. Tra i più comuni si annoverano arresto della crescita delle piante e foglie ispessite ed accartocciate. Talvolta, su alcuni ospiti, le infezioni possono essere del tutto asintomatiche.

Nel caso della barbabietola da zucchero, il sintomo più indicativo delle infezioni da BCTV è l’arrotolamento verso l’interno dei margini fogliari e la decolorazione delle minuscole nervature delle foglie più giovani e più interne. Successivamente, è caratteristico lo sviluppo di protuberanze simili a punture di spillo sulle nervature della pagina fogliare inferiore. Le foglie diventano spesso clorotiche, ispessite, fragili e perdono di elasticità.

Nel caso del pomodoro in campo, invece, si osserva un arrotolamento verso l’interno delle foglie lungo la nervatura centrale ed anche il picciolo si curva verso il basso, conferendo alle foglie stesse un aspetto cadente ma non appassito. Le foglie diventano più spesse, perdono di elasticità e possono successivamente ingiallire; talvolta compaiono striature viola. I frutti, se formati, maturano precocemente e i semi risultano sterili.

Infine, nel caso del peperone si osservano clorosi, foglie fragili e poco elastiche, steli delle piante rigidi, mancanza di allegagione e piccoli frutti arrotondati quando l’infezione avviene dopo l’allegagione. Le piante vanno incontro ad un arresto della crescita a seguito dell’infezione.

Le infestanti ospiti di questo virus non manifestano sintomi specifici riconducibili al patogeno.

BCTV può colpire oltre 300 specie vegetali incluse in 44 famiglie e che comprendono tanto specie coltivate quanto specie selvatiche ed infestanti. Dal punto di vista economico gli ospiti più rilevanti sono: la barbabietola da zucchero (Beta vulgaris), il pomodoro (Solanum lycopersicum), il peperone (Capsicum spp.), il fagiolo (Phaseolus vulgaris), il coriandolo comune (Coriandrum sativum), le cucurbitacee, la patata (Solanum tuberosum) e lo spinacio (Spinacia oleracea).

BCTV si diffonde naturalmente grazie all’azione di insetti vettori, cicaline del genere Circulifer, che possono volare attivamente anche su lunghe distanze. Circulifer tenellus è l’unico vettore di BCTV in Nord America, mentre in Medio Oriente sono stati segnalati come vettori anche Neoaliturus opacipennis e N. haematoceps. Le cicaline possono acquisire il virus in un’ora di alimentazione su piante infette, cui fa seguito un periodo di latenza di 4 ore prima che le stesse siano in grado di trasmettere il virus. È stato dimostrato che le cicaline possono trattenere il virus fino a 30 giorni.

A livello internazionale, il virus può diffondersi attraverso la movimentazione di piante infette o tramite il trasporto accidentale dei vettori. Non ci sono segnalazioni che il virus possa essere trasmesso attraverso semi o tuberi e, pertanto, tali parti di piante non sono considerate possibili fonti di infezione.

A partire dal 2024, il Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia inizierà l’attività di sorveglianza sul territorio su alcune colture potenzialmente a rischio.

Non esiste attualmente una normativa specifica riguardante Beet Curly Top Virus (BCTV).